Roberto, Piazza Fontana 44 anni dopo.

Gli incubi e le immagini della strage si presentavano spesso durante il sonno, a volte anche di giorno quando percepivo persino l’odore del sangue mescolato a quello dell’esplosivo…

“Il mio nome è Roberto Prina Antonucci. Sono nato a Milano il 9 maggio 1940. Nel dicembre del 1969 sono rimasto vittima nell’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana. Nell’esplosione ho riportato ferite multipli al viso, alla mano destra e alla coscia destra. Questo incidente mi ha cambiato la vita. Ho sofferto a lungo di quella che solo in seguito ho capito essere la sindrome post traumatica da stress, all’epoca non lo sapevo. Negli anni successivi ho cercato di tenere sotto controllo la situazione con dei sonniferi in quanto gli incubi e le immagini della strage si presentavano spesso durante il sonno, a volte anche di giorno, percepivo persino l’odore del sangue mescolato a quello dell’esplosivo. Mi sono avvalso del riconoscimento di vittima del terrorismo come previsto da una legge speciale, una procedura legale che ha chiamato in causa lo Stato fino al giudizio della Corte di Appello. Tutto ciò ha comportato una situazione di stress durata 7 anni che ha aggravato il mio malessere. Inoltre programmi televisivi e interviste sui giornali hanno rappresentato una frequente rievocazione di quanto avevo vissuto. Stavo sempre peggio. Sono stato pertanto in cura dallo psichiatra per molti anni con una terapia farmacologica fino a quando ho iniziato nel 2012 una terapia EMDR con la dott.ssa Isabel Fernandez presso il suo Centro di Milano. La terapia si é conclusa felicemente e inaspettatamente nel febbraio 2013. I sintomi che mi avevano accompagnato per anni come l’evocazione delle immagini della strage, il ricordo del rumore violento dell’esplosione e gli acufeni sono scomparsi e il mio atteggiamento nei confronti della mia vita é diventato progressivamente più positivo. Ho accettato la situazione della mia causa in Corte di Appello diventando consapevole che non era in mio potere cambiare le cose; ho ricominciato a suonare il pianoforte, pratica che avevo interrotto da diversi anni e a camminare e correre, insomma la qualità della mia vita é notevolmente migliorata dopo la terapia con l’EMDR alla quale rivolgo il mio ringraziamento attraverso questa testimonianza.”

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