Chiara, Non avevo più prospettive
Con mio grande stupore, i ricordi e le sensazioni più indigeste e nascoste apparivano limpidi, all’improvviso, e venivano metabolizzati e collocati in modo lineare nel mio bagaglio emotivo. Le tensioni si scioglievano, le incertezze si chiarivano: tutto questo faceva scaturire ad ogni singola seduta un senso di sollievo profondo…
“Quando mi sono trovata senza prospettive e senza pensieri propositivi, mi sono sentita persa. Nel buio assoluto. Un viaggio lontano aveva smosso tutte le mie paure, le mie debolezze e, una volta tornata a casa, non avevo più nessun punto di riferimento: mi sono sentita sospesa nel nulla. Una cara amica mi ha forzato a chiedere aiuto, a cercare una terapia. Il grosso problema era a chi rivolgersi. Non sono mai stata attirata dalle sedute infinite in cui protagonista è la parola. Un’altra amica mi parlato del metodo EMDR. Non lo conoscevo. Ho voluto provare questa strada. L’istinto mi confermava che stavo scegliendo la via giusta. Quando sono arrivata alla prima seduta, la terapeuta ha paragonato il mio stato di confusione emotiva ad un computer in cui vi erano numerosissime finestre aperte. Era vero, mi sentivo rallentata dalla dispersione di prospettive, senza un baricentro, non sapevo cosa fare e da che parte andare. Mi sono accorta che man mano che le sedute si succedevano, la mia confusione diminuiva. l movimenti oculari, strumento del metodo EMDR, era il ritmo che accompagnava i miei pianti catartici. Con mio grande stupore, i ricordi e le sensazioni più indigeste e nascoste apparivano limpidi, all’improvviso, e venivano metabolizzati e collocati in modo lineare nel mio bagaglio emotivo. Le tensioni si scioglievano, le incertezze si chiarivano: tutto questo faceva scaturire ad ogni singola seduta un senso di sollievo profondo. Necessario. Secondo me il metodo EMDR è uno strumento potente che permette di individuare i ricordi e le ferite profondi, quelli che si nascondono e si nutrono della nostra emotività. Trovo che questa terapia sia una via preferenziale e immediata che ha accesso alle esperienze dolorose, archiviate disordinatamente nel corpo e che l’EMDR sia fondamentale per sciogliere e fare luce su quei malesseri così tanto nascosti, da sfuggire ad ogni analisi della mente. L’EMDR è uno strumento di guarigione di cui non avrei potuto fare a meno in questo periodo.”