EMDR e terza età
Il metodo EMDR si è rivelato molto utile nella psicoterapia rivolta ai pazienti anziani, in quanto offre l’opportunità di vivere la senilità come una fase di prosperità psicologica, nonchè creativa. La terza età viene definita come età della saggezza, dove tutte le sperienze di vita convergono e fanno si che la persona converta in una situazione di serenità l’utilità di quelle esperienze (Cesabianchi, 1998).
Anche in questa fase della vita, l’insorgenza di una sintomatologia caratterizzata da disturbi depressivi, ansiosi e psicosomatici è indice della presenza di esperienze traumatiche irrisolte del passato. Tale situazione psichica pregressa, non mette certamente la persona nella condizione migliore per affrontare serenamente la terza età con il rischio di perdere completamente di vista il senso e l’importante significato di questa fase di vita così tanto osteggiata, ma così tanto preziosa e utile per tutte le generazioni. Attraverso il lavoro con il terapeuta, si risale ai momenti esperenziali traumatici non risolti che, bloccati nella memoria sono responsabili di uno stato psicologico di vulnerabilità che indebolisce la persona e che non consente la normale elaborazione degli eventi. In particolare per l’anziano si tratta di eventi che sono spesso legati ai normali segni di decadimento fisico, o a lutti di persone coetanee e vicine.
Riaprire alla vita: il neuroscienziato e neuropsicologo Elkhonon Goldberg afferma che la mente diventa forte quando il cervello invecchia. Questo perchè il cervello maturo riesce a sfruttare meglio la sua capacità di riconoscere modelli ormai acquisiti, cioè riesce ad integrare il pensiero con l’esperienza, aiutato anche dall’emotività, l’empatia e l’intuizione. Quando nella mente dell’anziano non succede ciò, evidentemente qualcosa non ha funzionato e tenendo conto che in moltissimi casi non vi è nulla di irreversibile o di scontato, l’anziano può essere aiutato nel cercare di cambiare e di rimettersi in gioco.
E’ compito dell’essere umano tenere continuamente in esercizio la capacità di coltivare interessi e di interpretare ed elaborare le esperienze che la vita continua a proporre, nutrendo il proprio mondo creativo per mezzo di uno stato di serenità che va ricercata con i giusti mezzi, allorchè non sia presente.