Hotel Colombo, Milano

Manuela Spadoni

Abstract

Il cervello dispone della innata e naturale capacità di elaborare e trasformare le esperienze in qualcosa di ecologico (AIP model).
Quando la portata delle informazioni delle esperienze risulta essere superiore alle capacità di elaborazione del cervello, il sistema si blocca e le informazioni rimangono disfunzionalmente bloccate nelle reti (ricordi traumatici non elaborati) comportando disturbi, sintomi, pensieri irrazionali che pregiudicano il benessere e l’adattamento.
L’EMDR stimola la capacità del cervello di elaborazione superando e risolvendo il blocco e portando a compimento ciò che non era stato naturalmente finito. Che l’Emdr riesca a fare ciò è documentato dalla vasta ricerca sul tema. L’utilizzo del protocollo standard su target mirati scelti in base ad un’attenta concettualizzazione del caso costituisce il fulcro del lavoro terapeutico con Emdr.
Tuttavia man mano che aumenta la complessità dei pazienti si palesano in modo sempre più significativo alcuni meccanismi e ostacoli che non permettono di procedere solo con le tecniche standard. In questo caso è necessario introdurre delle variazioni alle tecniche standard e utilizzare altri strumenti specifici ad integrazione.
Tra gli ostacoli che più frequentemente si trovano nella pratica clinica con pazienti complessi abbiamo le difese di evitamento e la perdita dell’attenzione duale e sicurezza nel presente mentre si rielaborano ricordi disturbanti.
Il workshop mira all’approfondimento di alcune tecniche specifiche utili per gestire le difese di evitamento e la tecnica del Loving Eyes, strumento versatile di cui si vedranno molteplici contesti di utilizzo. Tale tecnica lavora sulla conciliazione di stati dell’Io in conflitto ed è efficace tra l’altro nelle situazioni a rischio di perdita dell‘attenzione duale e sicurezza nel presente durante le procedure di rielaborazione di eventi traumatici.
La giornata di studio verterà principalmente sull’utilizzo di materiale clinico (transcripts e video) messo a disposizione dal relatore per poter concretamente vedere diversi contesti di applicazione delle tecniche sopracitate. Il materiale verrà discusso in gruppo, con l’obiettivo di immergersi nell’applicazione delle tecniche in modo pratico e incrementare la padronanza dei partecipanti nell’utilizzo delle tecniche in oggetto. Il metodo didattico utilizzato sarà ispirato al PBL (Problem Based Learning)
Infine verrà riservato uno spazio per permettere ai partecipanti di portare commenti e prospettive di applicazione delle tecniche in oggetto sui loro casi.
Il workshop è costruito dando già per acquisite le conoscenze degli aspetti teorici e quindi la partecipazione è riservata a colleghi che abbiano già partecipato a workshop avanzati